FAQs (Frequently Asked Questions = Domande più frequenti) |
» Che cosa è una scheda di memoria? Come funzionano le schede di memoria?
» Qual è la differenza tra i diversi tipi di schede di memoria?
» Come scegliere la topologia di scheda di memoria di cui ho bisogno?
» Ho comprato una scheda di memoria. Perchè la mia scheda di memoria non funziona?
» La mia scheda non viene riconosciuta dal mio lettore digitale della macchina fotografica. C'è qualche cosa di errato nella mia scheda di memoria?
» Quanto influiscono la velocità e la capacità della scheda di memoria?
» Posso richiamare i dati persi dalla mia scheda di memoria?
» Perchè la mia scheda di memoria mostra meno capienza di quanto indicata?
» Che cosa dovrei considerare prima di acquistare una scheda di memoria nuova?
» Che cosa è la definizione delle prestazioni di velocità di X?
» Un valore X elevato è sempre utile?
» Cos'è una pendrive?
» Come funziona una pendrive?
» Come proteggere con password una pendrive che non ha in dotazione il relativo software per farlo?
» Come posso recuperare i dati in caso di rottura della pendrive?
» Che cosa è una scheda di memoria? Come funzionano le schede di memoria?
Una memory card, o scheda di memoria, è un dispositivo elettronico portatile di ridotte dimensioni in grado di immagazzinare dati in forma digitale e di mantenerli in memoria anche in assenza di alimentazione elettrica. A tale scopo utilizza una memoria flash ( memoria non volatile) contenuta al suo interno.
Le schede di memoria vengono utilizzate per due fini: per il salvataggio di dati di gioco nelle console e per memorizzare file (musica, immagini o altro) su periferiche portatili.
Ne esistono vari tipi: alcuni sono "proprietari", ovvero funzionano solo sui dispositivi elettronici per i quali sono stati progettati (come ad esempio le memory card per le Play Station), mentre altri sono compatibili con una grande varietà di dispositivi elettronici, rendendo così possibile lo scambio di dati tra di essi.
Le schede di memoria sono da considerarsi un'evoluzione dei classici floppy disk utilizzati in passato per trasferire dati da un computer all'altro, rispetto ai quali hanno due fondamentali vantaggi: la non influenzabilità da parte dei campi magnetici, e l'enorme capacità di memoria rispetto ai floppy. Anche la più piccola tra le memory card oggi in commercio, infatti, con una capacità di appena 128 o 256 MB, può contenere l'equivalente dei dati contenuti rispettivamente in 89 o 178 classici FLOPPY, con un ingombro notevolmente inferiore. Utilissima dunque per memorizzare i files sulle varie periferiche portatili (telefono cellulare, fotocamera digitale, palmare o lettore MP3) ed il pc tramite un banalissimo cavetto USB, solitamente offerto in dotazione con l'apparecchio.
Altra possibilità è quella di utilizzare un apposito lettore di memory card che potrete non solo acquistare in qualsiasi buon negozio di elettronica, ma anche su Internet. E' utile anche per il salvataggio dei progressi e dati di gioco delle varie consolle, infatti in questo caso la memory card consente di riprendere il videogioco dal momento in cui abbiamo salvato (il salvataggio può essere sia automatico che avviato dall'utente stesso) ed abbandonato la partita, evitando così di dover ricominciare da capo.
Il salvataggio sulla memory card è operazione assai delicata che richiede pochi secondi: si sconsiglia vivamente di spegnere o resettare la consolle durante questa operazione: pena il danneggiamento, o peggio la cancellazione, dei dati. Una vera benedizione non solo per i techno-addicted, ma anche per il semplice utente che si avvicina alla tecnologia per i più svariati motivi e ne sfrutta le innovative potenzialità anche, in questo caso, a livello di memorizzazione e capienza dati.
» Qual è la differenza tra i diversi tipi di schede di memoria?
Si può tranquillamente affermare che grossomodo tutte le schede si equivalgono e che la differenza tra un tipo e l'altra è comunque annullata dalla memoria interna alle apparecchiature elettroniche nelle quali vengono inserite! Partendo dalle Memory Stick (introdotte dalla Sony e oggi prodotte anche da molti altri marchi) di cui esistono vari formati (fino ad 1 GB) e che possono essere utilizzate anche con le periferiche che accettano le Memory Stick Pro mediante un semplice adattatore, arriviamo alle cosiddette Multimedia Card, non molto diffuse e le cui potenzialità di velocità e memorizzazione sono abbastanza limitate. Utilizzate per i telefoni cellulari, possono essere anche usate per i dispositivi che accolgono solo le SD Card: ovviamente, non vale il contrario.
Le Reduced Size Multimedia Card (RS-MMC), invece, sono le figlie minori delle Multimedia e possiedono dimensioni fisiche ridotte rispetto a queste ultime. Abbiamo anche le Secure Digital Card (SD) e le CompactFlash, certamente le più diffuse e popolari. Nel primo caso si tratta di memory card utilizzate solitamente nei sistemi GPS, nelle fotocamere digitali ed anche in alcuni SmartPhone, presenti in commercio anche nella versione mini (le Mini Sicure Digital o Mini SD Card, utilizzabili dagli apparecchi che accettano le semplice SD tramite adattatore).
In molte applicazioni le SD hanno sostituito le CompactFlash, altra tipologia assai diffusa sebbene antiquata, economica e veloce, utilizzata anch'essa nelle fotocamere digitali. Troviamo anche in questo caso una sorella minore, nota come microdrive, di dimensioni ridotte ma altrettanto efficiente ed efficace. Un test eseguito sulla Canon EOS 300D ha mostrato differenze lievissime e quasi impercettibili tra l'uso di una normalissima Compact Flash e una fiammante Compact Flash II Ultra, nelle compatte la differenza di velocità si nota persino di meno. Solo alcune macchine fotografiche mostrano differenze tangibili e comunque nella maggior parte dei casi non sufficienti a giustificare l'aumento di spesa.
Le Compact Flash sono indubbiamente il formato più diffuso, gli altri formati si spartiscono il mercato in maniera abbastanza uniforme, e tendono a scomparire o alternarsi di posizione in breve tempo. Si sottolinea anche l'importanza delle Transflash Card, uno tra i formati più rivoluzionari ed innovativi sviluppato da Sandisk, leader mondiale nella produzione di memory card, utilizzato nei telefoni cellulari ma le cui le capacità e prestazioni, proprio perché appena sperimentate e brevettate, sono ancora tutte da potenziare. Molti formati, come ad esempio le Smart Media, stanno infatti scomparendo dal mercato.
Il tipo di memoria quindi usata difficilmente influenza la scelta della macchina fotografica. Tuttavia sarebbe un errore sottovalutarne totalmente l'importanza. Memorie diverse hanno infatti prezzi molto diversi anche a parità di dimensioni, e solo alcune di esse sono compatibili con altri oggetti che potreste già possedere o voler acquistare in futuro (lettori mp3, registratori, ecc).
» Come scegliere la topologia di scheda di memoria di cui ho bisogno?
Bisogna sapere che esistono delle memory card generiche, certamente la tipologia più diffusa, di cui fanno uso soprattutto i palmari ed alcuni lettori MP3. Si tratta solitamente delle Secure Digital Card (SD), Compact Flash o Memory Stick. Per quanto riguarda le memory card per cellulari e smartphone, le schede di memoria sono certamente le più recenti ed avanguardiste. Rappresentano la versione più piccola di memory card e si dividono tra Mini Secure Digital (MINI SD), Reduced Size Multimedia Card (RS-MMC) e quelle sviluppate dalla SanDisk, le cosiddette Transflash. C'è da aggiungere che specificatamente per i telefoni cellulari Sony-Ericsson vanno utilizzate le Memory Stick Duo; per i Nokia, invece, solitamente viene sfruttata la potenza delle Multimedia Card (MMC).
Ci sono poi quelle utilizzate per le fotocamere digitali che si distinguono dalle altre per le maggiori prestazioni e capacità di memorizzazione. Sia quelle di dimensioni fisiche ridotte (le cosiddette Microdrive, del tipo CompactFlash) o standard (come le XD-Picture o le più frequenti e diffuse SD, CompactFlash e Memory Stick Pro), consentono di scattare numerosissime foto in tutta tranquillità.
Certamente la memory più utile e diffusa è il cosiddetto Pendrive, la chiavetta USB. Solitamente utilizzata per traghettare dati e files tra diversi pc, ha soppiantato il classico ed ormai obsoleto floppy disk: Denominata dai più esperti Memoria NAND, il Pendrive infatti è utilizzabile praticamente su ogni computer dotato di interfaccia USB. Le loro dimensioni vanno da un minimo di 128 Mb ad un massimo di 2 GB ed alcuni fungono anche da lettore MP3 per la loro contemporanea comodità e maneggevolezza e per la loro prerogativa di leggere i files musicali in vari formati.
Qualora la quantità di dati da memorizzare sia notevole, ci pensano gli hard disk esterni a risolverti il problema. Utili soprattutto nel caso di back up (ovvero la copia di sicurezza di dati estremamente importanti), i modelli attualmente sul mercato offrono notevoli prestazioni mediante connessioni USB e FireWire sfiorando la soglia di capienza di ben 500 GB!
» Ho comprato una scheda di memoria. Perchè la mia scheda di memoria non funziona?
E' necessario che configuri la scheda di memoria nuova nell'apparecchiatura elettronica che vuoi utilizzare. Inoltre devi leggere attentamente il manuale di istruzione dell'apparecchiatura elettronica per imparare come configurare la Tua scheda di memoria.
» La mia scheda non viene riconosciuta dal mio lettore digitale della macchina fotografica. C'è qualche cosa di errato nella mia scheda di memoria?
Prima, devi assicuraTi che la Tua scheda sia correttamente inserita nell'apparecchiatura. Se la scheda è correttamente inserita ma non viene riconosciuta dalla tua apparecchiatura, è possibile che la scheda di memoria sia difettosa. Tenta di configurare la scheda di memoria ed in caso di esito negativo contatta il produttore.
» Quanto influiscono la velocità e la capacità della scheda di memoria?
La velocità della scheda di memoria o memory card è requisito fondamentale esclusivamente per quanto riguarda le fotocamere digitali (poiché dalla potenza della memory card dipende la lunghezza dei tempi di memorizzazione tra i vari scatti e tra la registrazione di un video e l'altro!), in tutti gli altri casi la velocità solitamente non risulta essere un fattore decisivo. Per la memorizzazione di files musicali ad esempio, ne basta una semplicissima: anche da 40x che rappresenta il requisito minimo.
Dovete scegliere in base alle vostre necessità, magari puntando su una Memory Card da 512 Mb, da 1 GB o addirittura da 2 GB che certamente garantiscono grandi capacità di memorizzazione, o su una da 128 Mb che sebbene risulti la capacità minima presente sul mercato, è perfettamente in grado di rispondere alle esigenze più comuni.
» Posso richiamare i dati persi dalla mia scheda di memoria?
Puoi usare un disco rigido (Norton Disco Dottore, Scandisk ecc.) per recuperare frammenti di dati dalla scheda di memoria difettosa. Ci sono inoltre, alcuni programmi di ricupero di dati. Solitamente, i dati non si possono recuperare se la scheda di memoria non è riconosciuta su un'apparecchiatura.
» Perchè la mia scheda di memoria mostra meno capienza di quanto indicata?
Ci sono due ragioni principali perché c'è una discrepanza tra la capacità indicata dalla scheda di memoria e ciò che è presente sul Tuo computer. La ragione più probabile che la Tua scheda di memoria ad esempio di 512MB si presenta con solamente 485MB valore di capacità, e ciò può essere dovuto ad una piccola discrepanza tra gli algoritmi e l'archivio configurato dai i vari sistemi operativi. Anche una parte dello spazio di memoria è riservato agli archivi di sistema ed alle banche dati per un migliore utilizzo della scheda di memoria.
» Che cosa dovrei considerare prima di acquistare una scheda di memoria nuova?
Ci sono due caratteristiche che devi considerare: 1. Capacità e 2. Velocità. La capacità di una scheda di memoria è l'insieme dei dati che possono essere immagazzinati ed è misurato in MB (megabyte) o GB (gigabyte). Devi considerare che le tra le migliori marche ci sono la Sony, Sandisk, Panasonic, Verbatim e Maxell. Inoltre non devi sottovalutare il web: risorsa indispensabile per qualsiasi acquisto, anche solo per confrontare i prezzi e guardarsi un po' intorno.
» Che cosa è la definizione delle prestazioni di velocità di X?
A causa delle dimensioni sempre superiori delle immagini, la velocità di memorizzazione o di scrittura dei file è diventata un criterio al quale gli utenti più esperti e i professionisti del settore prestano estrema attenzione durante l'acquisto dei dispositivi. Attualmente, molte delle schede flash commercializzate indicano un valore X riferito alla velocità, così come avviene per la velocità dei lettori CD-ROM. Il suo scopo è indicare agli utenti la velocità con la quale la scheda è in grado di trasferire le immagini.
Quando si confronta il valore X della velocità di schede flash di marche diverse, bisogna tenere presente che i produttori definiscono questo valore secondo criteri diversi o, in alcuni casi, non lo definiscono affatto. Secondo alcune definizioni il valore X è infatti inteso come velocità di "lettura", mentre secondo altre è di "scrittura". Altri ancora intendono entrambe le cose e definiscono questo valore come velocità di "trasferimento dati", facendo quindi riferimento alla velocità di lettura e scrittura. Kingston indica il valore X sulla base della velocità di "scrittura" (vedere kingston.com/flash).
Le schede flash con un elevato valore X per la velocità sono progettate per garantire prestazioni superiori. Il valore X della velocità può essere inoltre convertito in una misura più convenzionale, quella che calcola la velocità di scrittura in megabyte per secondo (MB/sec). Per determinare il valore effettivo dei MB/sec è necessario conoscere il valore di "X" e moltiplicarlo per il numero X indicato dal prodotto. Per esempio:
Valore di X = 150 kilobyte* per secondo, espressi come 150 KB/sec
50X = 50 (moltiplicatore) x 150 KB/sec o 7,5 MB/sec.
» Un valore X elevato è sempre utile?
Se una scheda di memoria è classificata con il valore di 50X, non significa necessariamente che il trasferimento dei dati avrà luogo alla velocità di 7,5 MB/sec su tutti i tipi di fotocamera o dispositivo host. Le fotocamere digitali, i telefoni cellulari e gli altri dispositivi host sono di per sé limitati dalla velocità dell'interfaccia incorporata per la scheda flash.
Il dispositivo host ha molto spesso una velocità di lettura e scrittura inferiore rispetto a quella della scheda flash, caratteristica che non consente alla scheda di operare ai massimi livelli. Un esempio chiaro è quello di una fotocamera che, supportando solo velocità di scrittura di 10X, non potrebbe fornire prestazioni superiori neppure con una scheda Elite Pro 45X o più veloce. Inoltre la maggior parte delle fotocamere e dei dispositivi host non indicano chiaramente le velocità di lettura e scrittura dell'interfaccia per la scheda flash, rendendo così difficile conoscere le effettive capacità del dispositivo.
Se per il trasferimento dei dati su computer si utilizza un lettore di schede di elevata qualità, le schede di memoria con un valore X più alto saranno in grado di trasferire i dati sul disco rigido del PC con maggiore velocità e quindi con tempi ridotti per la copia dei file.
» Cos'è una pendrive?
Una chiave USB, o penna USB, o pendrive, è una memoria di massa portatile di dimensioni molto contenute (qualche centimetro in lunghezza e intorno al centimetro in larghezza) che si collega al computer mediante la comune porta USB.
Nella chiave USB i dati sono memorizzati in una memoria flash, tipicamente di tipo NAND, contenuta al suo interno. Attualmente la capacità di memoria delle chiavi USB va da 512 megabyte in su. La capacità è limitata unicamente dalla densità delle memorie flash impiegate, con il costo per megabyte che aumenta rapidamente per alte capacità.
» Come funziona una pendrive?
Il protocollo per il trasferimento dei dati dal computer alla chiavetta, e viceversa, è un protocollo standard denominato USB Mass Storage protocol. Tale standardizzazione ha incoraggiato l'inclusione dei driver di supporto e di inclusione nel file system locale da parte dei produttori di sistemi operativio quali Windows, Mac OS X e Linux.
Inizialmente la velocità di lettura/scrittura della memoria flash contenuta nella chiavette era molto bassa, "frenata" proprio dalla ridotta banda passante dell'interfaccia USB, che nella sua versione originale, la 1.1, è di 12 Mbit/s. Recentemente invece quasi tutte le chiavette di nuova costruzione utilizzano la più veloce versione 2.0, perfettamente retrocompatibile con la versione 1.1, e dotata di una banda passante di 480 Mbit/s.
È da precisare però che la velocità di scrittura non dipende solo dall'interfaccia utilizzata, ma anche dal tipo di memoria flash utilizzata, e dalla eventuale presenza di microchip dedicati all'interno della chiavetta stessa. Esistono a questo proposito in commercio alcune chiavette che contengono un piccolo microprocessore dedicato ad ottimizzare il processo di lettura/scrittura sulla memoria flash. Ovviamente la maggiore complessità di queste soluzioni relegano per il momento questi "bolidi" ad un mercato professionale di fascia alta con esigenze specifiche.
Grazie alle dimensioni ridotte, all'assenza di meccanismi mobili (al contrario degli hard disk comuni) che lo rende molto resistente, alle sempre crescenti dimensioni della memoria e alla sua interoperabilità la chiavetta si sta configurando, accanto ai CD e ai dvd come unità preferita da un crescente numero di consumatori per il trasporto fisico di dati. Si tenga inoltre in considerazione il fatto che il numero di scritture che una memoria flash può supportare non è illimitato, seppur molto alto (oltre 100.000 cicli di scrittura).
» Come proteggere con password una pendrive che non ha in dotazione il relativo software per farlo?
Ci sono 2 modi per proteggere i dati su un dispositivo. Via hardware o via software.
Protezione hardware: in pratica il dispositivo di protezione è incorporato nell'hardware della pendrive dal produttore stesso. Possono esservi differenti modi per farlo: il più noto è quello che integra un lettore biometrico (in pratica un lettore di impronte digitali) nella pendrive stessa. Un'altro metodo è quello di integrare un pad numerico sul dispositivo per permettere la digitazione di un codice di blocco per l'accesso ai dati (il classico PIN). La Corsair ad esempio ha adottato quest'ultimo sistema (per maggiori approfondimenti ecco il LINK al dispositivo).
I vantaggi del sistema di protezione hardware: di solito si tratta di una soluzione più professionale. Essendo implementata già dal produttore in fabbrica non richiede particolari conoscenze informatiche per essere usata dall'utente, ed è quindi più pratica e user friendly. Inoltre di norma, trattandosi di criptazione hardware, non è richiesta l'adozione di software da installare per accedere ai dati criptati. Software che potrebbe non funzionare su alcuni sistemi operativi o all'interno di reti di pc aziendali protetti. E questo è un'ulteriore elemento che orienta all'adozione di questi dispositivi l'utenza di tipo business/enterprise/professionale.
I contro: sicuramente queste memorie costano di più. Vi è meno scelta rispetto all'intero parco pendrive (ad es. è facile che scegliendo dispositivi con hardware di criptazione dedicato non sia possibile trovare anche memorie flash particolarmente votate alla performance pura). Inoltre, ed è forse lo svantaggio maggiore, in caso di danneggiamento del drive, temo che il recupero dati in esso contenuti sia pressochè impossibile, soprattutto se si vuol tentare un recupero "casalingo" (ovvero senza rivolgersi a società specializzate per il recupero dati da dispositivi di memorizzazione).
Protezione software: anzitutto voglio dire che se si usa un programma per criptare i dati con password, si corre il rischio di non poter accedere alla partizione protetta, qualora si usi la pendrive su pc con protezioni particolari, che gli exe non installati con i privilegi di amministrazione non li fanno neppure eseguire (tipico dei pc inseriti in alcune reti aziendali). Quindi anche se il programma di criptazione non richiederà installazione nel pc ospite, se non potrete neppure lanciarlo, non accederete alla partizione protetta da password ed ai dati in essa contenuti.
Per ovviare a questo problema, si possono proteggere i dati infilandoli in archivi zip protetti a loro volta da password: questi ultimi infatti vengono ormai letti su tutti i pc; questa soluzione però, se da un alto aumenta la compatibilità del metodo di protezione dei dati, dall'altro è meno pratica dal punto di vista della velocità. E comunque non credo vada bene per chi trasporta dati su pc con differenti sistemi operativi (Win, Linux o Mac based).
Se comunque si decide di optare per l'utilizzo di un programma stand alone, prima di tutto cercate sul sito del produttore della pendrive: spesso infatti per motivi di costi non viene fornito alcun cd nella confezione della pendrive, ma le case produttrici della memoria permettono di scaricare dal loro sito i driver per Win 98 ed i software per il partizionamento e la protezione dei dati (eventualmente potete provare ad andare sui siti di altri produttori di memorie flash e scaricare i loro programmi, anche se dubito che funzioneranno su prodotti di altri brand).
Vantaggi della protezione via software: costi ridotti o nulli (se il software è di tipo freeware). Svantaggi: se il produttore non integra uno specifico programma di criptazione bisogna trovarselo da sè, e la soluzione sarà con ogni probabilità meno pratica e professionale rispetto a quelle di tipo hardware. Il programma può non funzionare su alcuni sistemi operativi (es Linux/Mac) od all'interno di pc protetti ed inseriti in reti aziendali. Anche in questo caso, qualora si rompesse il dispositivo di memoria, il recupero dei dati potrebbe non essere possibile o comunque sarà reso assai più difficoltoso.
» Come posso recuperare i dati in caso di rottura della pendrive?
Qualora il dispositivo non sia irrimediabilmente rotto (di solito in questo caso oltre ai messaggi sopra indicati lo si vede in gestione periferiche come non formattato e non in risorse del computer) potete provare a recuperarne il contenuto con Ontrack Easy Recovery Professional (probabilmente il miglior software per il recupero dati, che in versione prova vi permette di vedere i dati recuperabili) oppure con Pendrive Data Doctor Recovery.
Se non riuscite a recuperare alcun dato allora la pendrive è quasi sicuramente rotta e non si può fare nulla. Quindi in futuro sarà più opportuno mettere nella pendrive solo dati in copia e mai in originale: le memorie flash si rompono facilmente rispetto ai dischi rigidi, soprattutto perchè a differenza degli hard disk hanno spesso marca infima, e comunque son soggette a stress maggiore (botte, freddo, acqua, scollegamenti senza la previa disattivazione via software) e possono essere facilmente perse o rubate.
Se poi siete proprio testardi e volete recuperare la pendrive che non si formatta più a tutti i costi provate a ripartizionarla. La procedura vi consentirà però solo di recuperare la pendrive e non il suo contenuto in quanto i dati andranno comunque definitivamente persi.
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